BENESSERE IN PILLOLE (2)

La causa principale dell’infiammazione cronica è senz’altro la nostra alimentazione e lo stile di vita scorretti, che alterano anche l’equilibrio ormonale, coinvolgendo soprattutto eicosanoidi, insulina e cortisolo.

Gli eicosanoidi sono ormoni prodotti da ogni cellula del corpo che, riversandosi nel torrente circolatorio, modulano il sistema cardiovascolare, la circolazione del sangue, la funzione renale, la risposta immunitaria, l’infiammazione e possono essere di due tipi: eicosanoidi proinfiammatori, «cattivi» (prostaglandine PGE2, il cui precursore è l’acido arachidonico) e antiinfiammatori, «buoni» (PGE1, PGE3, prodotte a partire dall’acido alfa-linolenico). L’alimentazione modifica o previene lo squilibrio proinfiammatorio.  Gli acidi grassi omega-3 a catena lunga, presenti nell’olio di pesce, riducono gli eicosanoidi proinfiammatori, mentre gli acidi grassi omega-6, che si trovano in alte concentrazioni nell’olio di mais, soia, girasole, aumentano la produzione di eicosanoidi pro-infiammatori. Oggi mangiamo molti cibi ricchi in omega-6 rispetto quelli contenenti omega-3, con un rapporto vicino a 20:1. Troppo alto: 80 anni fa era di 2:1!

L’insulina è l’ormone che, regolando la concentrazione della glicemia, permette l’adeguata distribuzione di glucosio nelle cellule tissutali. L’eccesso sarà accumulato, sotto forma di trigliceridi, nel tessuto adiposo.  Si parla di insulino-resistenza quando le cellule dell’organismo diminuiscono la propria sensibilità all’azione dell’insulina. In risposta all’insulino-resistenza, l’organismo mette in atto un meccanismo compensatorio basato sull’aumentato rilascio di insulina; si parla, in questi casi, di iperinsulinemia, cioè di elevati livelli dell’ormone nel sangue. Se nelle fasi iniziali questa compensazione è in grado di mantenere la glicemia a livelli normali (euglicemia), in uno stadio avanzato le cellule pancreatiche deputate alla produzione di insulina non riescono ad adeguarne la sintesi; il risultato è un aumento della glicemia post-prandiale.  Nella fase conclamata, infine, l’ulteriore riduzione della concentrazione plasmatica di insulina – dovuta al progressivo esaurimento delle beta-cellule pancreatiche – determina la comparsa di iperglicemia anche a digiuno.

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BENESSERE IN PILLOLE (1)

L’INFIAMMAZIONE SILENTE: UN KILLER SILENZIOSO

L’infiammazione cronica è un processo infiammatorio silente, non avvertito dal soggetto, in quanto non genera dolori specifici, tipo arrossamenti o tumefazioni evidenti, mantenendo però il tessuto interessato in uno stato infiammato: è stata  giustamente definita dai ricercatori come il “Killer Silenzioso ed è pertanto associata ad un costante  aumento di sostanze biochimiche  nel nostro organismo, le citochine pro-infiammatorie.

killer silezioso

Il motivo principale della comparsa dell’infiammazione cronica va attribuita all’azione dell’istamina nel nostro corpo, ma negli ultimi anni gli scienziati hanno focalizzato le ricerche sul ruolo attivo che il grasso ha nella produzione di agenti infiammatori, soprattutto il grasso viscerale androide (presente principalmente nell’uomo e nelle donne post-menopausa): in tale distretto, infatti, gli adipociti richiamerebbero un maggior numero di macrofagi per rimuovere i resti delle cellule che si suicidano (apoptosi). Tali macrofagi producono proteine come l’interleuchina-6, capace di attivare sia l’infiammazione cronica sia la produzione da parte del fegato di proteine infiammatorie come la proteina C reattiva.

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Benessere in pillole

Benvenuti a tutti voi che avete iniziato a seguirmi!

Da lunedì inizierò a pubblicare ogni settimana un approfondimento dedicato ad argomenti che ritengo fondamentali per il giusto approccio alla «dieta», intesa come «stile di vita». La prevenzione da patologie cronico-degenerative si fa a tavola, imparando a mangiare correttamente, senza fare rinunce, semplicemente imparando a modulare le quantità che mettiamo nel piatto («E’ la dose che fa il veleno», come scrisse Paracelso), scegliendo i cibi giusti all’ora giusta (cronodieta) e ricordando un monito dei nostri nonni: colazione da re, pranzo da principi, cena da poveri.

E spero che questo appuntamento, che ho deciso di chiamare «Benessere in pillole», diventi una piacevole scoperta per voi tutti……

ALIMENTAZIONE E DIETA : UNA QUESTIONE DI EQUILIBRIO

 

L’alimentazione costituisce per l’individuo una necessità vitale: gli alimenti apportano da un lato il combustibile necessario per la produzione di energia, dall’altro i principi nutritivi, essenziali per mantenere un equilibrio biologico armonico che si traduce in uno stato di salute e di benessere fisico.  Quest’ultimo, infatti, dipende da un corretto bilanciamento tra i fabbisogni dell’organismo, che sono funzione di diversi fattori, quali l’età, il sesso, la situazione fisiologica (accrescimento, gravidanza, allattamento, senescenza), l’attività fisica e l’apporto alimentare. Il bilancio energetico dell’organismo tiene conto pertanto della quantità di energia introdotta con gli alimenti e della quantità che viene utilizzata e trasformata. Nell’individuo adulto, che ha terminato il proprio accrescimento corporeo, nonché nell’anziano in condizioni fisiologiche, l’energia introdotta deve essere uguale a quella utilizzata e quindi il bilancio energetico deve essere in pareggio. Se la quota introdotta è superiore al nostro fabbisogno energetico tenderemo inevitabilmente ad accumulare energia sotto forma di lipidi e pertanto acquisteremo peso.

Viceversa, se l’energia introdotta non copre le necessità del nostro organismo, verranno utilizzate le riserve di deposito energetico (tessuto adiposo) e inizieremo a dimagrire.

Dobbiamo imparare a mangiare bene e in modo corretto per stare meglio. Restituiamo alla parola dieta, dal greco δίαιτα, il suo vero significato: modo di vivere.

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